Nerano è un villaggio di pescatori e di contadini, la cui attività è nota si dai tempi antichi.
Le origini di Nerano si perdono nel tempo... Quasi certamente le origini del suo nome si devono all'imperatore romano Tiberio Nerone, il quale trascorreva molto del suo tempo nella residenza estiva di Capri. In uno dei suoi spostamenti si ritrovò a Marina del Cantone e soggiogato dalla sua bellezza decise che avrebbe fatto costruire a Nerano un'altra villa al di fuori di quelle già presente sull'isola. Quindi dal nome Nerone dovrebbe derivare la forma latina Neronianum, oggi conosciuta come Nerano.
Già i Greci, prima dei Romani, avevano conosciuto questa terra che avevano chiamato Promontorium Minervae, dalla presenza del tempio dedicato alla dea. Sempre a causa dalla presenza del tempio del dio Apollo, si deve poi il nome Crapolla all'omonimo fiordo. In più storici del calibro di Plinio e Aristotele conoscevano molto bene l'area come narrano nei loro scritti, dove si esalta il tipico colore verde/blu delle acque cristalline di Nerano.
Nerano nasce come uno dei casali di Massa Lubrense e la sua storia non si differisce da quella della vicina penisola sorrentina quando i pirati saraceni saccheggiavano e distruggevano l'intera area come avvenne nell'anno 1558, anno in cui si ricorda la deportazione di più di mille abitanti dell'area verso Costantinopoli in seguito ad un tremendo agguato che partì dalle spiagge di Nerano e si estese fino a tutto il golfo di Napoli.
Anche Nerano visse poi un periodo di paura e di fame a causa delle due guerre mondiali del secolo scorso
Ed ora è un noto centro balneare conosciuto sia dagli italiani che dai turisti di tutto il mondo.
Nerano affida la sua costa a Marina del Cantone, la cui spiaggia è formata da ciottoli più o meno grandi, levigati e tondeggianti. Questa è l'unico posto nell'area ad essere raggiungibile in auto, senza essere costretti a lunghe camminate. L'attenzione è immediatamente colta da un palazzotto che conserva ancora intatti i balconi seicenteschi in pietra. Il Cantone è ricco di testimonianze antiche che riportano ai traffici molto fiorenti tenuti qui dai Romani colonizzatori, i quali avevano costruito molte ville come testimoniano per esempio i ruderi di Isca. La Marina del Cantone faceva parte dell'antico casale dei "Lari", conosciuto fin dal 1489. Da Nerano parte una antica stradina in ripida discesa a scalini lungo la quale si incontra una piccola cappella dedicata all'Immacolata Concezione che risale al 1883; poco più giù si incontra il palazzo Vespoli che fu dei Padri Certosini e dipendente dall'Abbazia di San Martino in Napoli, fino all'epoca di Ferdinando IV, re di Napoli. Il centro dei pescatori è dominato dal tempietto di S.Antonio del 1646. A monte della Marina si apre la valle di Nerano, sul cui abitato a strapiombo incombe il picco calcareo del Monte San Costanzo. Un paesaggio agreste che accoglie i due golfi della costiera, in un intrico di verde particolarmente suggestivo si rivela sul versante salernitano. La roccia viva e nuda si alterna a macchie verdi e zolle lussureggianti di ulivi e macchia mediterranea, giungendo fino al mare dove troneggiano i pini mediterranei.

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